Il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, ha appreso “con sorpresa e disappunto la decisione della Corte di Cassazione di annullare, causa prescrizione del reato, la condanna a Stephan Schmidheiny nel processo Eternit”.
“Non può che destare profonda indignazione - ha aggiunto Chiamparino - il fatto che migliaia e migliaia di persone e famiglie siano private del riconoscimento dei danni e delle responsabilità per ragioni che sono poco più che cavilli burocratici. Quando il diritto cozza con le più elementari ragioni di giustizia è segno che c'è qualcosa di profondo che non funziona nei meccanismi della giustizia italiana. Il danno provocato dagli stabilimenti piemontesi e italiani dell'Eternit va al di là delle morti finora contabilizzate e allunga la sua ombra sulle generazioni future. Alle famiglie delle vittime, alle associazioni che si sono battute in questi anni e a tutti coloro che attendevano un giudizio di giustizia ed equità vanno la mia solidarietà, il mio sostegno e la mia vicinanza".
L'assessore al Lavoro, Gianna Pentenero, si è chiesta “come fa ad essere prescritto un reato che continua a produrre vittime e che continuerà a farlo in misura ancora maggiore nei prossimi anni? La sentenza calpesta i morti, i loro familiari, le comunità coinvolte che vivono nella paura della malattia e tutti coloro che da decenni si battono per l'affermazione del diritto alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Io ritengo che la politica non debba intervenire nel merito delle questioni giudiziarie, ma di fronte a una tragedia come quella dell'amianto non ci si può non chiedere quali siano i presupposti che hanno portato a una svolta del genere".
Oltre a dichiarare prescritto il reato di disastro ambientale doloso nei confronti dell’imprenditore elvetico Stephan Schmidheiny, la Cassazione ha annullato anche i risarcimenti concessi nel giugno 2013 dalla Corte d’Appello di Torino, ammontanti a 30,9 milioni di euro per il Comune di Casale Monferrato ed a 20 milioni per la Regione Piemonte, che erano stati destinati alle opere di bonifica ed alla ricerca contro il mesotelioma pleurico, ed a 30 milioni per i familiari di 3.000 persone decedute a causa del male da amianto.
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