"Non siamo una Regione di piagnoni, siamo abituati a far da soli, quando si può. Ma questa volta non si può". Così l'assessore ai Trasporti e Infrastrutture della Regione Piemonte, Daniele Borioli, in Consiglio Regionale durante la seduta straordinaria dedicata alle straordinarie nevicate e piogge alluvionali che hanno colpito il Piemonte nel corso degli ultimi 15 mesi.
Borioli ha ripercorso gli eventi, con tanto di cifre:
- eventi alluvionali maggio 2008. La Regione ha stanziato 20 milioni di euro, lo Stato 148 su un totale di 568 milioni di euro
- nevicate straordinarie dell'inverno 2008/2009. Una stima di 447 milioni di euro di danni (33 per spese sgombero neve di somma urgenza, 84 per interventi urgenti, 94 per interventi definitivi, 190 per danni a tappeti stradali, 45 per danni ai privati). La Regione Piemonte ha stanziato 15 milioni per interventi urgenti di ripristino. Lo Stato 10 milioni di euro per gli extra costi per lo sgombero neve, che la Regione ha già assegnato agli enti locali.
"Questi due eventi - ha spiegato Borioli - valgono in tutto quasi 1 miliardo di euro. E' evidente che non possiamo fare da soli. Il fatto stesso che il Governo abbia dichiarato la calamità naturale, significa che si tratta di un evento eccezionale e degli eventi eccezionali in Italia si deve occupare lo Stato. Noi siamo disponibili a fare la nostra parte, sia con anticipazioni, sia con cofinanziamento. Ma ci vuole impegno preciso da parte del Governo".
Borioli ha poi parlato dei più recenti eventi alluvionali dello scorso aprile. "Un totale di 248 milioni di euro, che comprendono anche i danni dei registrati dai privati. Su questo punto stiamo ancora aspettando che il Governo predisponga l'ordinanza. Quando avremo in mano l'atto formale conosceremo l'impegno del Governo e potremo capire per quali interventi occorrerà che la Regione faccia la sua parte.
Scriverò una lettera ai Ministri dell'Ambiente e dell'Interno perché vengano qui a vedere i danni non solo alle infrastrutture, ma al tessuto produttivo e agricolo".
Tra le prime urgenze, il nodo idraulico di Alessandria, la cui sistemazione richiede circa 20 milioni di euro. "Il prossimo 11 luglio - ha annunciato Borioli - è già convocato il Comitato istituzionale dell'AIPO durante il quale affronteremo il tema delle ricollocazione delle risorse e faremo una scaletta delle priorità. Una prima quota andrà sulla sistemazione del Rio Loreto, poi metteremo in cantiere le altre opere".
L'assessore ha poi citato il tema dell'abbattimento del Ponte Cittadella ad Alessandria, evocato in aula da alcuni consiglieri. "Le autorità idrauliche ci dicono che quel ponte va abbattuto e non possiamo certo ignorare il clima di allarme sociale che ora vi ruota intorno tutte le volte in cui piove oltre la norma. Ma è chiaro che il problema non si risolve con l'abbattimento, bisogna costruire un nuovo ponte e contestualizzarlo all'interno di un programma di interventi di messa in sicurezza e adeguamento, come la realizzazione delle casse di espansione per l'alveo fluviale".
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